Si cambia solo se costretti … e venne il giorno!

1 – Se per te il Covid19 è una manna dal cielo (passatemi il termine), non farti travolgere e pensa a come mantenere il vantaggio competitivo adeguando organizzazione e strategia.
2 – Se per te il Covid19 costituisce una battuta d’arresto, pianifica comunque il cambiamento, perché fare lo stesso mestiere dopo, non sarà uguale a prima. Potresti aver bisogno di un nuovo modello di business.
3 – Se per te il Covid19 vorrà dire ricominciare, datti una seconda possibilità: tira fuori il sogno nel cassetto. Se nuovo inizio deve essere, tanto vale ricominciare realizzandolo.

1 – Perdere energia con la rabbia. Le incazzature difficilmente cambiano le cose in positivo e spesso ciò che si ottiene è poco rispetto all’energia sprecata.

2 – Temere il cambiamento: qualcuno ha detto che è duro all’inizio, incasinato nel mezzo e glorioso alla fine.

3 – Voler rifare le stesse cose, esattamente nello stesso modo.

C’è chi lavora più di prima, chi non sa che fare, chi piange, chi si arrabbia.

In questo momento molti colleghi Imprenditori stanno lavorando alacremente perché il Covid19 ha portato davanti alla loro porta occasioni di business inaspettate; altri stanno cercando di immaginare soluzioni per resistere; altri, giorno dopo giorno, si convincono che non potranno più aprire.
In ogni caso, è ormai sotto gli occhi di tutti che niente sarà più come prima: sia che questo voglia dire sviluppare a tal punto l’attività da dover cambiare modalità di gestione o che significhi diversificare se non addirittura ricominciare.

Il cambiamento dovrà far parte della nostra vita per i prossimi anni.

Bisogna avere un bel carattere, lo auguro a tutti, uno di quei caratteri che più la vita li prende a calci, più si rialzano con la voglia di fare il … al mondo. Uno di quelli che pensano “Eh, vabbè, succede! E’ la vita!”. Uno di quelli che non si prendono neanche il tempo di smadonnare contro la burocrazia e il governo ladro, tanto non ci hanno mai fatto affidamento più di tanto.
Ecco, io auguro a tutti di affinare questa visione delle cose, di assaporare il gusto di un nuovo inizio, di apprezzare la sfida del cambiamento. Sarà difficile, chi lo nega, ma, ammettiamolo, non ci sono macerie in giro e questo non è da sottovalutare.

E poi, detto fra di noi, che alternative abbiamo?

E’ entrata in pista la Safety Car, per molti sarà l’occasione per rilanciare o ripartire, evitando, magari, di rifare gli stessi errori. E’ la campanella che suona nel bel mezzo di un’interrogazione non proprio brillante, occasione per prepararsi e tornare alla conquista di un voto migliore.

Credo sia arrivata la volta buona, il momento giusto per cancellare dal nostro vocabolario alcune frasi del tipo “Abbiamo sempre fatto così!” oppure “Ci ho provato a cambiare, ti ho detto che non riesco!” e ancora “E’ inutile fare diversamente, tanto non cambierà niente!”.

Il mondo cambierà e non sarà più il grande a vincere sul piccolo, ma sarà il veloce a battere il lento.

Signori, 3, 2, 1 …GO!

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