Decidere: difficoltà e privilegio del ruolo imprenditoriale

1 – Se si tratta di un problema, andare alla radice. Non fermarsi a ciò che sembra (conoscete la tecnica dei 5 perché?).
2 – Se si tratta di una decisione sul fare o non fare, analizzare, raccogliere informazioni, dati, valutare i pro e i contro, simulare i risultati in un senso o in un altro.
3 – Costruite il vostro processo decisionale, coinvolgendo altre persone in una sorta di Think Tank (letteralmente contenitore di pensiero): collaboratori e consulenti solitamente aiutano.

1 – Sperare che prima o poi le cose si risolvano.
2 – Ignorare o sminuire il problema che ci costa fatica affrontare.
3 – Decidere in fretta, presi dall’entusiasmo o non decidere mai, bloccati dall’incertezza.

Scegliere o escludere, quindi, decidere. Se dovessi dire quale fra le tante capacità umane ammiro di più è la Capacità Decisionale.

Penso spesso a chirurghi, vigili del fuoco, piloti di aereo: tutte persone che hanno nelle loro mani le vite altrui e spesso devono decidere, a volte in frazioni di secondo, cosa fare o non fare. E’ vero, anche, che quello che a noi pare istinto è in realtà il risultato di un processo decisionale studiato e imparato, frutto di ore e ore di addestramento e preparazione. Ma la responsabilità non cambia.


Credo che questo ragionamento possa valere anche per gli imprenditori.


Ci sono momenti in cui un Imprenditore si trova a dover fare delle scelte, anzi! Ce lo si aspetta da un imprenditore, in genere è l’attività che più viene “riservata” o meglio “lasciata” ad un “Capo”, anche perché l’altra faccia della medaglia della Decisione è la Responsabilità. Decidere è un diritto/dovere dell’imprenditore ed è sicuramente uno degli aspetti che più pesano sul successo o insuccesso dell’azienda.


Oggi decidere è sicuramente più difficile perché non sempre (o non più!) sono sufficienti conoscenze, competenze ed esperienza acquisite, che il più delle volte in passato si erano rivelate la vera forza.
Sempre più spesso si tratta di fare scelte sul futuro (le c.d. scelte strategiche) o etiche (pensiamo a quelle relative al personale) o economiche (investo o non investo?) di fronte alle quali ci si sente più deboli, più incerti, più dubbiosi, rispetto al passato. E la tentazione è Non Decidere: aspettare.

Ma il vecchio detto “Prima o poi i nodi vengono al pettine”, come tutta la saggezza popolare, che è la somma degli errori di una certa umanità, ci dice che ogni decisione non presa oggi, si può trasformare in un grosso problema domani, con l’aggravante di trasformarsi in questione urgente da dover risolvere in un tempo troppo breve per cercare e trovare la soluzione migliore.

L’imprenditore quindi, se ha scelto di svolgere questo ruolo, ha la responsabilità di decidere, ma soprattutto ha la responsabilità di farlo mettendo in campo anche una nuova capacità, forse la capacità principale dell’Imprenditore nel nuovo millennio: l’Umiltà del Saggio che accetta e apprezza l’idea di dover acquisire nuove competenze e di dover coinvolgere altre intelligenze nel processo decisionale, pur sapendo che, alla fine, la decisione sarà soltanto sua.

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